ECONOMIA E MERCATO

Gimav/Segnali di crescita per l’industria italiana

 Segnali di crescita per l’industria italiana delle macchine per la lavorazione del vetro nel 2013: aumentano fatturato (+2,90%) e export (+3,79%).

L’indagine elaborata da Gimav – Associazione italiana fornitori di macchine, accessori e prodotti speciali per la lavorazione del vetro – fotografa un 2013 in crescita, con segnali positivi per un 2014 sulla via della definitiva ripresa.

Il fatturato delle aziende italiane del settore, rappresentate da Gimav nell’intera filiera produttiva, è aumentato nel 2013 del 2,90%, raggiungendo un totale di 1.147.274.051 euro, rispetto a quanto fatto registrare nel 2012, con un andamento positivo per entrambi i comparti del vetro piano e del vetro cavo.

 

Il mercato interno

Nonostante il forte orientamento del comparto all’esportazione, le aziende italiane sono risultate i fornitori principali del mercato nazionale, cui è destinato circa il 20% della loro produzione totale.

Considerando i due comparti classici del settore, e cioè vetro piano e vetro cavo, il mercato domestico appare in una situazione di estrema debolezza, nonostante un leggero incremento complessivo. Gli utilizzatori di macchine e attrezzature per la produzione e la lavorazione del vetro cavo hanno ridotto molto gli investimenti, facendo registrare una capacità di assorbimento totale (importazioni + prodotto nazionale) in calo al -9,5% rispetto al 2012, mentre è in aumento al +2,55% quella del vetro piano.

 

Esportazioni

Il settore si caratterizza per una fortissima propensione all’export, a cui nel 2013 ha destinato poco meno dell’80% della propria produzione.

Le esportazioni del settore, dopo la forte battuta d’arresto del 2009, continuano a crescere: entrambi i comparti hanno chiuso anche il 2013 in terreno positivo.

Le rilevazioni statistiche indicano un +3,79% complessivo, di cui:

macchine, accessori e prodotti speciali del vetro piano + 4,20%

macchine, accessori e prodotti speciali del vetro cavo + 3,16%

 

L’Unione Europea si conferma la principale area di sbocco della produzione italiana.

Sommando le esportazioni verso tutti i paesi europei, il continente europeo nel suo complesso risulta essere il destinatario di poco più del 45% del totale delle esportazioni, a conferma che il declino della domanda proveniente dall’area europea fatica ad arrestarsi e a trovare una propria stabilità.

Positiva è invece la performance della Francia: dopo la pesante caduta registrata nel 2012 rispetto all’anno precedente (-27%), ha conquistato la prima posizione nella graduatoria dei maggiori paesi di destinazione dei prodotti italiani con un incremento in valore rispetto all’anno precedente di oltre il 34%.

La Germania, sebbene rimanga uno storico mercato di esportazione per le imprese italiane del settore, alterna periodi di crescita a mesi di calo: la sua capacità di assorbimento si è quasi dimezzata ed è diventata ormai leggermente inferiore a quella della Bulgaria, che vive invece un periodo di improvvisa crescita.

La domanda proveniente dal Nord America (Paesi Nafta, ovvero USA, Canada e Messico) è in crescita continua da quattro anni: gli Stati Uniti si confermano un mercato importante per le merci italiane con un incremento in valore di più del 52%. Di particolare rilievo il caso del Messico che raggiunge la quinta posizione nella graduatoria dei maggiori paesi di destinazione dei macchinari italiani con un incremento in valore del 58% rispetto al 2012.

Centro e Sud America fanno registrare risultati postivi come negli ultimi anni: capofila dell’intera area è il Brasile che nel 2013 è diventato il secondo paese di sbocco per la produzione italiana (aumento in valore del 59,21 % sul 2012).

L’Asia in generale perde terreno ma la Cina dopo un forte calo nel 2012, è risalita con un forte incremento in valore del 110%.

Anche la Russia, nonostante le difficoltà del mercato, cresce stabilmente con un generale aumento delle vendite italiane in loco di circa il 20% nel 2013 rispetto al 2012 e facendo registrare performance positive sia nel comparto del vetro piano sia in quello del vetro cavo.

«Dopo la sensibile contrazione registrata alla fine del 2009 a causa della profonda crisi che sta ancora influenzando le politiche economico-finanziarie del mondo intero, il settore ha faticosamente ripreso a crescere, timidamente nel 2010, con maggior vigore nel 2011, con qualche brusca frenata nel 2012 e con maggiore regolarità nel 2013» conferma Renata Gaffo, Direttore di Gimav. «Malgrado ciò – continua Renata Gaffo – la situazione appare ancora molto difficile soprattutto nell’area dell’Euro in generale e sul mercato interno in particolare, dove non accenna a placarsi la crisi di molti settori di sbocco, prima tra tutti l’industria dell’edilizia. Da quanto però ci confermano le aziende associate in questi primi mesi del 2014, abbiamo motivo di credere che molti mercati abbandoneranno presto l’andamento altalenante degli ultimi anni».