
L’entrata in vigore del nuovo CPR 2024/3110, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27/11/2024, prevede una serie di importanti novità. Il CPR 2024/3110 prevede la piena conformità per tutte le categorie di prodotti prioritari entro il 2028
A maggio del 2024 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la nuova Direttiva EPBD IV (Energy Performance of Building Directive, altrimenti detta “Direttiva Case Green”).
La Direttiva ha l’obiettivo di decarbonizzazione del patrimonio edilizio europeo, fino ad arrivare alle “emissioni zero” nel 2050 e dovrà essere recepita dagli Stati della UE entro il 29/05/2026, mediante un piano nazionale di ristrutturazione di tutti gli edifici.
L’edilizia è infatti di competenza nazionale, ogni Stato crea i propri codici edilizi che indicano le modalità con cui le autorità locali possono approvare un progetto di costruzione; questi codici si affiancano agli Eurocodici, ovvero gli standard di costruzione uniformi per tutti i Paesi europei.
L’obbiettivo “emissioni zero” riguarderà gli edifici pubblici già dal 2028, mentre gli edifici di nuova costruzione dal 2030.
In questo contesto, in rapida evoluzione, si inserisce la sostituzione del CPR 305 del 2011, con il CPR 2024/3110 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 27/11/2024.
Il Regolamento sui prodotti da costruzione (CPR)
Il nuovo Regolamento sui prodotti da costruzione (Construction Products Regulation, CPR, elaborato in linea con il Reg.UE 2024/1781 che stabilisce il quadro per la definizione dei requisiti di progettazione ecocompatibile per prodotti sostenibili) è una normativa europea che stabilisce requisiti standardizzati di sicurezza, prestazioni e impatto ambientale per i prodotti da costruzione in tutta la comunità europea.
Secondo la nuova versione del regolamento, la valutazione della sostenibilità dei prodotti da costruzione avviene/avverrà sulla base di metodologie armonizzate/standardizzate nell’ambito del regolamento stesso; l’elenco delle famiglie di prodotti considerati (N.36 in totale) si trova nell’Allegato VII di cui riporto alcuni prodotti di diretto interesse del settore vetro:
– PORTE, FINESTRE, CHIUSURE OSCURANTI, CANCELLI E PRODOTTI CORRELATI
– FACCIATE CONTINUE/RIVESTIMENTI/VETRATURE STRUTTURALI
– PRODOTTI IN VETRO PIANO, PROFILATO E A BLOCCHI
– COPERTURE, LUCERNARI, FINESTRE PER TETTI E ACCESSORI KIT PER COPERTURE
La promozione della circolarità nell’edilizia, diventa il fondamento che spingerà la revisione o introduzione di standard di prodotto armonizzati (ovvero le norme) che dovranno considerare anche i criteri legati al LCA (Life Cycle Assessment, cioè la valutazione del ciclo di vita introdotto anche nella EPBD), con una tempistica di realizzazione decennale seguendo il processo definito CPR Acquis (ovvero il processo attuato per introdurre nella CPR i riferimenti normativi necessari a definire e valutare le prestazioni di un prodotto).
Il Regolamento si applica quindi ai prodotti elencati nell’Allegato VII, per i quali esiste una norma di prodotto armonizzata (norma europea, quindi per i prodotti che hanno completato il processo Acquis, che considera i requisiti di base, i requisiti ambientali e le caratteristiche essenziali), oppure per quali sia stato emesso un ETA (European Technical Assessment), cioè una valutazione tecnica europea rilasciata da un TAB (Technical Agreement Body, organismo di valutazione tecnica) mediante l’adozione di un EAD (European Assessment Document, documento per la valutazione tecnica europea) pubblicato secondo la nuova CPR.
Alcune novità
L’entrata in vigore del nuovo CPR prevede:
- Dichiarazione di Prestazione e Conformità (DoPC), includerà gli indicatori di sostenibilità oltre le caratteristiche essenziali, utilizzando livelli di prestazione, classi o descrizioni definite; queste caratteristiche sono indicate nelle norme europee armonizzate (hEN) o nei i documenti di valutazione europei (EAD) e, fino ad aggiornamento degli attuali riferimenti nel rispetto dei nuovi requisiti del CPR, i produttori potranno utilizzare le metodologie descritte negli standard attuali.
- Passaporto Digitale di Prodotto (DPP), include la DoPC, informazioni generali, istruzioni d’uso e in formazioni di sicurezza, specifiche tecniche e dati ambientali, che sarà di fatto obbligatorio dal 2028 per le categorie prioritarie (lo sono, ad esempio, il vetro, porte e finestre), dati ai quali potranno accedere gli enti normativi e le parti interessate, come architetti e proprietari di edifici, integrandosi così con i sistemi di Building Information Modeling (BIM).
- Dichiarazione LCA (Lyfe Cycle Assessment), con diverse scadenze, in linea con la norma EN 15804, lo standard europeo che stabilisce le regole per la creazione di dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD) per i prodotti e i materiali da costruzione che forniscono informazioni confrontabili sull’impatto ambientale del ciclo di vita dei prodotti all’interno di specifiche categorie di prodotti.
- I Sistemi di Valutazione e Verifica (Assessment and Verification Systems, AVS)
sostituiscono i precedenti AVCP (Sistemi di Valutazione e Verifica di Costanza della Prestazione) si arricchiscono del AVS 3+ , che si aggiunge ai preesistenti 1+, 1, 2+, 3, 4.
Il nuovo AVS 3+ è specifico per la validazione delle prestazioni relative al requisito di base delle opere di costruzione (uso sostenibile delle risorse naturali nelle opere di costruzione) con controllo da parte dell’organismo notificato della valutazione della sostenibilità ambientale. - Per gli AVS 1+, 1, 2+, 3 e 4, alle attività a carico del Fabbricante si aggiungono:
– la redazione della documentazione tecnica contenente la prova della corretta applicazione del Regolamento CPR per quanto riguarda la valutazione delle prestazioni;
– la redazione della documentazione tecnica contenente la prova di conformità con i requisiti di prodotto applicabili ai sensi del Regolamento CPR.
Nel sistema AVS 3 alle attività a carico del Laboratorio Notificato si aggiunge:
-la conferma che il prodotto-tipo è stato correttamente determinato e la categoria di prodotti è stata correttamente applicata. - L’elenco dei requisiti di base delle opere di costruzione viene utilizzato come base per l’individuazione delle caratteristiche essenziali (indicati nell’Allegato X) dei prodotti e per la preparazione di richieste di normazione, di specifiche tecniche armonizzate e di documenti per la valutazione europea.
La durata di vita prevista in relazione ai requisiti di base delle opere di costruzione deve tenere conto dei probabili impatti dei cambiamenti climatici.
Nell’elenco dei requisiti di base troviamo ora un ottavo requisito (non per numerazione sequenziale ma in quanto aggiuntivo rispetto ai preesistenti sette) che è “emissioni nell’ambiente esterno delle opere di costruzione” per il quale: ”le opere di costruzione e qualsiasi loro parte devono essere concepite, realizzate, utilizzate, sottoposte a manutenzione e smantellate o demolite in modo da non presentare, per tutto il loro ciclo di vita, un rischio per l’ambiente esterno”.
Il marchio CE
La Marcatura CE, attuata secondo le linee guida del rinnovato Regolamento per i prodotti da costruzione, integra, come abbiamo visto, sia le prestazioni tecniche che l’impatto ambientale; la necessaria verifica da parte dei produttori della corrispondenza dei i loro prodotti vetrati con gli standard tecnici e gli obiettivi ambientali dell’UE ha l’obiettivo di garantire al mercato sicurezza e sostenibilità.
L’armonizzazione normativa (ovvero l’utilizzo di un unico riferimento) è tesa a semplificare l’ingresso nel mercato, ridurre la complessità della conformità ed eliminare i test ridondanti; per favorire il tutto, ogni stato della comunità dell’UE istituirà un servizio informativo gratuito sui Punti di Contatto Prodotti (PCP) destinato gli operatori economici ed alle Autorità competenti di altri Stati membri dell’UE che necessitano di informazioni sull’applicazione di specifiche norme tecniche nazionali a prodotti legalmente commercializzati in un altro Stato membro dell’Unione Europea per facilitare la libera circolazione delle merci nel rispetto del principio del reciproco riconoscimento previsto dal Regolamento (UE) 515/2019 definito dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea.
In Italia il servizio è gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
Attuazione
Il CPR 2024/3110 prevede la piena conformità (quindi l’applicazione delle norme armonizzate) per tutte le categorie di prodotti prioritari entro il 2028, l’integrazione del passaporto digitale di prodotto (DPP) e una serie completa di indicatori ambientali la cui attuazione sarà graduale.
Sintesi scadenze previste:
-gennaio 2025, entrata in vigore del regolamento
-fine 2025, piena conformità per i materiali prioritari
-gennaio 2026, attuazione del regolamento
-inizio 2028, obbligo DDP (passaporto digitale)
Le tempistiche di conformità, cambieranno, come già prospettato, in funzione del progresso ed attuazione degli standard per ciascuna categoria di prodotto.
Tra il 2029 e il 2030 è prevista la dichiarazione dei i dati ambientali dell’intero ciclo di vita (LCA).
La tempestiva preparazione porterà i produttori ad allinearsi agli obiettivi climatici dell’UE e a garantirsi l’accesso al mercato durante l’introduzione graduale di queste normative.
Suggerimenti
Per affrontare al meglio la graduale, ma certa transizione, del nuovo regolamento è opportuno che le aziende prevedano d’istruire il loro gruppo di lavoro sui requisiti aggiornati, collaborino strettamente con i fornitori, attuino una la raccolta dati ambientali secondo EN 15804 (LCA), inoltre valutino investimenti nell’infrastruttura digitale per supportare i DPP.
Revisione CAM (Criteri Ambientali Minimi)
All’applicazione del nuovo CPR si aggiunge anche l’imminente aggiornamento dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) cioè dei “requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato” definiti nell’ambito del “Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della Pubblica Amministrazione ovvero Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PANGPP)”
Quale impatto avrà sul mercato lo vedremo al momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Impatto sulla qualificazione dei sistemi vetrocamera
L’attuazione del nuovo CPR avrà indubbiamente un impatto sul livello di “certificazione” dei sistemi vetrocamera dato che le numerose informazioni collegate al prodotto diventeranno pubbliche tramite il Passaporto Digitale che includerà la Dichiarazione di Prestazione e Conformità.
La norma armonizzata UNI EN1279 che si applica al prodotto vetrocamera prevede che per ogni sistema, individuato secondo i criteri indicati nella norma stessa, sia disponibile un rapporto di prova che dimostri il rispetto dei requisiti di durabilità previsti (indice di penetrazione del vapore d’acqua, velocità di perdita del gas e concentrazione del gas) e che il produttore applichi i criteri di mantenimento delle prestazioni (secondo l’ AVS nel quale il prodotto ricade) attuando le prove di laboratorio annuali (ciclo breve) per ogni sistema “certificato” e che immette nel mercato.
Questa condizione dovrebbe portare le aziende produttrici a selezionare con maggior criterio i sistemi in funzione del mercato prevalente cui si rivolge.
Nota : il presente articolo tratta parzialmente i contenuti del CPR 2024/3110 e la situazione normativa attuale, al netto di omissioni ed interpretazioni personali, non esclude la necessaria lettura e comprensione della CPR, delle norme armonizzate e dei regolamenti locali necessari ad attuare tutte le pratiche obbligatorie per finalizzare correttamente la marcatura CE; questo in attesa delle necessarie linee guida che permettano di estrapolare i contenuti di specifico interesse in funzione del prodotto da costruzione considerato nel regolamento.
Fonti utilizzate per la stesura del documento
Regolamento (UE) 2024/3110 del 27/11/2024
a cura di Andrea Stevanato, Responsabile Tecnico Civ System
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