Il giorno prima di Pasqua, si è spento all'età di 83 anni, Franco Bavelloni. Con lui se ne va un pezzo della storia dell’industria meccanica per la lavorazione del vetro piano.
“Il Sig Franco era una mente geniale, ma molto umile, creatore di macchine che hanno fatto la storia del nostro settore – raccontano in azienda.
Entrato giovanissimo nell’azienda del padre, la Bavelloni Srl, ha lavorato per anni su macchine utensili e formule per la creazione di mole diamantate.
Questa enorme esperienza sulle lavorazioni meccaniche, tornerà preziosa anni dopo, quando comincerà ad inventare le prime macchine. Infatti già a livello di progetto, Franco sapeva già come il pezzo doveva essere lavorato e le relative criticità.
Nel 1967 assieme al fratello Dino ha preso in mano l’azienda di Bregnano.
In poco più di vent’anni i 2 fratelli hanno trasformato una piccola ditta di provincia in una multinazionale con oltre 700 dipendenti in Italia e all’estero, 5 unità produttive per oltre 40.000 mq coperti e 8 filiali nei maggiori mercati mondiali. Soprattutto La Z. Bavelloni ha venduto decine di migliaia di macchine e impianti in tutto il mondo.
Si stima che negli anni ’90 oltre il 30% della molatura del vetro nel mondo fosse fatta con rettilinee e controlli numerici Bavelloni.
Nel 2003 i fratelli vendono l’azienda ad una multinazionale finlandese già proprietaria della Tamglass, che unirà i 2 marchi storici nella Glaston. Il brand Bavelloni rimane comunque così prestigioso che dopo una decina di anni una nuova proprietà ha ridato il vecchio nome all’azienda.
Instancabile pensatore e innovatore, anche in pensione Franco diede poi un contributo tecnico importante per il lancio della ditta Neptun Srl, creata nel 2009 dal figlio Stefano, affermatasi in pochi anni come player internazionale di rilievo.
Amato da dipendenti e amici per la sua umiltà e giovialità, stimato dai concorrenti per il suo genio, Franco lascia un grande vuoto nella sua famiglia e in tutte le persone che lo conoscevano”.
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