È entrata finalmente in vigore la nuova norma 7697/2014 “criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie”.
È stato un processo durato qualche anno che ha visto coinvolte molte figure che gravitano intorno al mondo del vetro e non solo, tra cui quelle produttrici di vetro, trasformatori e associazioni di serramentisti come UNICMI (già UNCSAAL), Stazione Sperimentale del Vetro e CSI.
Il primo commento a caldo è quello di Mauro Lardini, responsabile marketing di AGC Flat Glass Italia. “Le novità sono molte, la prima è rappresentata dal concetto di vetrata isolante e di vetrata tripla che rende semplice, chiaro e inequivocabile la corretta collocazione dei vetri di sicurezza nella vetrata stessa. Un altro aspetto importante è quello di avere una combinazione di prospetti: il primo ne descrive la tipologia di applicazione, ad esempio finestre, porte o partizioni interne, il secondo descrive la destinazione d’uso dell’edificio quindi se le finestre, porte o partizioni interne sono destinate ad un ufficio, una scuola o a un ospedale.
Infine, alcuni concetti legati alla progettazione quali la post rottura, indicato nella norma con la sigla PR, che vuole evitare i rischi legati al collasso della lastra a seguito di una rottura. E’ stato anche molto dibattuto il tema del processo HST (Heat Soak Test) per ridurre le rotture che comportano una pioggia di frammenti dei vetri temprati posti in facciata ad altezze importanti”.
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