Messaggio importante, in una lettera aperta, di Guido Faré, Presidente UNICMI sui ritardi e dilazioni di pagamento fra le imprese. Non è solo una questione di etica ma di salvaguardia di una filiera. #iopagoilfornitore.
Cari Soci,
In questi giorni dolorosi e difficili per tutti ho scelto di non intervenire con messaggi “retorici”, ritenendo che compito di una Associazione sia quello di cercare di fornire informazioni e servizi utili ai Soci e non generiche parole di conforto e di speranza.
Unicmi, anche in condizioni difficili e grazie all’impegno costante da remoto dello Staff, lo sta facendo e i riscontri che stiamo ricevendo dai Soci mi confortano in questo senso.
Ma oggi ho deciso di intervenire in prima persona con un breve messaggio focalizzato su un unico punto: in questi giorni, ripeto che sono difficili e dolorosi per ognuno di noi, si stanno accavallando lettere di soggetti dell’intera catena della filiera delle costruzioni che annunciano ritardi e dilazioni nei pagamenti ai fornitori. Ritardi e dilazioni che in molti casi non sono determinati dall’assenza di liquidità ma da una sorta di “messa in sicurezza preventiva” delle proprie risorse finanziarie. Ritardi e dilazioni che si assommano drammaticamente al tragico problema della “scarsa puntualità” nel pagamento dei crediti alle Imprese (e uso un eufemismo) da parte della Pubblica Amministrazione.
Come potrete ben capire, uno scenario caratterizzato dall’interruzione dei pagamenti fra Imprese può soltanto determinare un collasso innanzitutto dei piccoli operatori, ma in prospettiva dell’intera filiera che rischia in questo modo di pregiudicare la propria operatività una volta che l’emergenza sarà attenuata o conclusa.
Quindi non è un problema esclusivamente etico. In questo momento, pur fra mille difficoltà, contraddizioni e insufficienze (che Unicmi denuncerà puntualmente alle Istituzioni) lo Stato e il sistema creditizio stanno fornendo strumenti per garantire la liquidità (penso, per esempio al Fondo di Garanzia per le PMI), liquidità che comunque nel mese di marzo dovrebbe essere assolutamente presente quantomeno fra i grandi players della nostra filiera.
E’ un problema pratico e concreto e proprio per questo mi appello al senso di responsabilità di tutti i Soci a partire dai grandi soggetti industriali: se la liquidità in Azienda è ancora presente non interrompiamo la catena dei pagamenti ai fornitori mantenendo le scadenze prefissate, se la liquidità in Azienda sta iniziando a divenire problematica con l’aiuto dei vostri consulenti amministrativi e finanziari sfruttate tutte le possibilità offerte dai provvedimenti legislativi già messi in atto (sospensione mutui, finanziamenti, etc.) e utilizzate la liquidità per onorare le scadenze di pagamento.
Ho ben presente le difficoltà che molti di voi stanno vivendo ma in questo momento deve prevalere una visione di insieme: interrompiamo una catena viziosa che rischia di lasciare sul campo vittime che non si riprenderanno mai più e salvaguardiamo l’intera nostra filiera.
Come Technoform onoreremo tutti i pagamenti alle scadenze prefissate.
Come Unicmi orienteremo la nostra attività istituzionale affinché nuovi provvedimenti a favore della liquidità delle Aziende siano promulgati dal Governo, ma intanto, responsabilmente, cerchiamo, ognuno di noi, con etica e con visione del domani (perché un domani ci sarà e questo domani dovrà vederci tutti presenti e protagonisti) di fare la nostra parte non mettendo in difficoltà altri.
So di poter contare su ognuno di voi: #iopagoilfornitore
Guido Faré
Presidente UNICMI
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